Barmans Juan Carlos Valladares e Nelson Cano

Sono i tre grandi tra i cocktails cubani. Non è per caso, nè per riempire prestigiosi ricettari internazionali che sono riconosciuti internazionalmente. Si tratta del Daiquirí, il Cuba Libre e il Mojito

Il Daiquirí
Il Daiquirí naturale lo rese molto popolare a L’Avana nei primi anni della falsa Repubblica, il famoso barman Emilio González, “Maragato”, che allora lavorava nell’Hotel Plaza. Successivamente, il catalano Constantino Ribalaigua Vert, “Constante”, famoso barman dell’attuale Bar-Ristorante La Florida, cominciò ad offrirlo nella sua variante frappè. Ma fu poi il nordamericano Premio Nobel di Letteratura nel 1954 e grande amico di Cuba, Ernest Hemingway, che contribuì alla sua fama in maniera decisiva, dichiarando: “Questa bevanda non poteva essere migliore e nemmeno somigliarle, in nessun’altra parte del mondo”.
Come preparare…
- 90 ml rum bianco
- Il succo di un limone
- Cubetti di ghiaccio
- Due cucchiaini di zucchero

Cuba Libre
Cuba produceva i suoi ottimi rum quando, alla fine del XIX secolo giunse la Coca Cola. L’arrivo nell’Isola di questa quasi interplanetaria bibita si stima che coincise con la fine della Guerra Ispano-Cubano-Nordamericana e cominciò con il Primo Intervento Nordamericano (1898). Fu così che, grazie all’abbondante presenza del limone in queste terre tropicali e l’arrivo del ghiaccio a Cuba, fu inventata la combinazione per questa bevanda.
Come preparare…
4 parti di rum bianco, bibita di cola , cubetti di ghiaccio, una fettina di limone

Mojito: da Francis Drake al mondo
Una delle versioni sulla sua creazione riporta al noto barman Emilio González, “Maragato”, probabilmente basata in qualche formula della già classica famiglia dei Julep, cocktails d’origine nordamericana, generalmente preparati con Bourbon del Kentucky, zucchero, foglie di menta fresca e cubetti di ghiaccio. Inoltre esistono varianti con whisky scozzese, rum e cognac.
Nei ricettari s’incontra anche con l’aggiunta di gocce amare- il bitter - e questo spiega la discussa pratica di aggiungere al Mojito alcuni “colpi” (gocce) di Angostura.
La sua naturalizzazione avanera ha un riferimento significativo: un testo scritto a mano dallo stesso Ernest Hemingway, nel libro dei clienti distinti del ristorante La Bodeguita del Medio, agli inizi del decennio dei ‘50: “Il mio Mojito a La Bodeguita e i mio Daiquirí nella Floridita”.
Come preparare…
-Due cucchiaini di zucchero
-Il succo di mezzo limone (sufficiente per coprire lo zucchero)
-Due rametti di menta
-9 cl di acqua gassata
-4,5 cl di rum Havana Club añejo di 3 anni
-Quattro cubetti di ghiaccio